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Io, ALIGI SASSU e il colore rosso

Io, ALIGI SASSU e il colore rosso

Quando penso ad Aligi Sassu mi viene subito in mente il rosso: il colore dei suoi cavalli selvaggi in terra sarda, dei capelli delle sinuose donne dipinte, dei caffè dei suoi quadri o dei suoi toreri.

Il rosso: colore per eccellenza della passione, del sangue, dell’amore, un colore ricco di vitalità, di forza, di potenza espressiva.

Un colore che ricorda la sua terra d’origine, la Sardegna, dalle tinte forti e dall’atmosfera mediterranea, oppure il colore che ci riporta ai quadri di artisti che lo hanno accompagnato nella sua vita, come per esempio Picasso, Matisse o Delacroix.

Vedo nelle sue opere tracce di grandi pittori, scene di vita vissuta, di uomini e donne, di folla che vive, come lui stesso ci racconta:” Posso dire di aver vissuto nei caffè, che divennero infatti un universo di riferimento della mia pittura fin dall’inizio degli Anni Trenta. Naturalmente conoscevo i dipinti di Toulouse-Lautrec, di Monet e Renoir; così come conoscevo quelli dei maestri parigini degli Anni Dieci. Però da allora molta acqua era passata sotto i ponti della Senna, come del Naviglio. E si trattava, piuttosto che ripetere il naturalismo dei grandi contemporanei francesi, di ricreare in pittura il caffè, di restituire alla tela un sogno incendiato di colori; la vanità di un punto di incontro, l’attesa, non l’attesa nel Castello, che ha dato Buzzati nel deserto dei Tartari ma quell’indefinibile attesa del nulla che si profila in crescendo per un universo di gente che entra ed esce nel mondo. Per il pittore ne è la variegata realtà dell’anima, della gente che non ha storia, ma di una storia millenaria che si ripresenta ad ognuno di noi, che il pittore legge ogni volta e trascrive in una variegata miscela di colori e di anime che volgono stanti in attesa del nulla”

Aligi Sassu 1

Una descrizione meravigliosa, non trovi?

Ora possiamo ammirare le sue opere nella mostra “Aligi Sassu.Ritorno a Monza”, presso la Galleria Civica fino al 22 novembre.

Forse ti stai chiedendo: come mai il ritorno? Ebbene sì, il grande pittore fa ritorno nella nostra città dopo ben 50 anni: era il 1965 infatti quando Sassu approdava a Monza per una mostra sempre nello stesso spazio espositivo di Via Camperio.

In quell’occasione egli aveva regalato alla città un quadro del 1942, intitolato “Il tavolo a scacchi”, dove personaggi ed oggetti all’interno di un caffè sono sempre avvolti da quel magnifico colore rosso, tratto per me indistinguibile delle sue opere.

Aligi Sassu 5

I temi in mostra sono quelli che contraddistinguono maggiormente la produzione artistica di Aligi Sassu: i cavalli selvaggi, le figure mitologiche della cultura mediterranea e le sue bellissime donne, così femminili ed affascinanti.

Un ritorno a Monza ma anche alla Brianza, terra alla quale il pittore era molto affezionato: nel 1968 infatti egli trasferì la sua sede da Milano a Monticello, e da quell’anno ne rimase sempre molto legato, sia sentimentalmente che con le sue opere. La sua presenza è viva per esempio nelle vetrate di Desio e Giussano, nelle ceramiche di Missaglia, nei mosaici di Seregno e Besana Brianza.

Un artista di riconosciuta fama internazionale e che Monza ha il privilegio di ospitare: anche la nostra città può iniziare a vantare il fatto di poter offrire eventi di ottimo livello culturale e che noi monzesi possiamo apprezzare sempre di più.

Non mancano tantissimi giorni per avere la possibilità di ammirare quel colore rosso che io tanto amo, per scoprire la grande carica delle creazioni di Aligi Sassu e per poter rimanere incantati davanti a quelle favolose donne dai capelli rossi e gli occhi pieni di passione mediterranea…oppure per immaginare di galoppare su quei cavalli selvaggi in qualche spiaggia del nostro meridione.

Io quel colore rosso lo porto dentro, anche nelle giornate forse un po’ uggiose della nostra Brianza…riscalda il cuore e l’umore!

Dal 30 ottobre al 22 novembre 2015

DOVE: Galleria Civica, Via Camperio

ORARI: Da martedì a venerdì 15 – 19
Sabato, domenica e festivi 10 – 13 e 15 – 19

TARIFFE: Ingresso libero


Monzese doc, curiosa scopritrice della propria città, amante degli eventi particolari, romantica cittadina che adora girare sulla sua bicicletta alla scoperta di cose nuove da condividere.

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