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A New York il Moma, a Monza il MIMUMO: il micro museo monzese.

Esiste una vietta antichissima a Monza, con una casa pure antichissima…e sotto quella casa esiste un museo nuovissimo: il Mimumo, micro museo di Monza.

Siamo in Via Lambro, quella deliziosa strada che, dal lato sinistro del Duomo, scende verso il Ponte dei leoni: è uno dei miei angoli preferiti della citta’, dove secondo me si respira un’atmosfera antica ed a tratti un po’ misteriosa.

All’inizio della via,sulla sinistra, possiamo vedere un edificio particolarissimo: lo avete mai notato? Sembra un po’ una di quelle case dell’antica Londra, che si vedono nei film con gli spazzacamini…

La Casa della luna rossa è la piu’ antica casa rimasta in citta’, ed è conosciuta da tutti per quel tondo di luna che da settecento anni sorride dalla trave sopra il portone d’ingresso. La luna rossa nel XIII secolo era lo stemma della citta’, un simbolo che si richiama alla simbologia medievale: la luna è il simbolo del potere imperiale, riflesso nel sole bianco che è il potere papale.

Dal 4 settembre 2014 proprio in quell’edificio è stato inaugurato il MICROMUSEOMONZA, chiamato Mimumo. Si tratta di un museo speciale, da Guiness dei primati: 2,29 metri quadrati di superficie, aperto 365 giorni all’anno, ventiquattro ore su ventiquattro.

L’idea è nata dall’architetto Luca Acquati, proprietario anche della casa: “Vogliamo dare una vetrina ai giovani e meno giovani talenti esponendo opere, installazioni, video d’artista e tutti i linguaggi dell’arte conosciuti e sconosciuti”. Altra mente del progetto è Felice Terrabuio, architetto con Streetartpiu’, una associazione che vuole sempre valorizzare i giovani talenti.

Insomma, si tratta di un temporary a favore della creativita’: solo una od al massimo due settimane di esposizione ed aperto a tutti coloro che hanno idee e genialita’.

Ecco a voi una descrizione originale fatta da Vittorio Raschetti: “Mimumo è un luogo eccentrico, trasparente e permanente, capace di dialogare con le pietre piu’ nobili ed antiche della citta’, catalizzando un campo di forze creative e rigenerando una qualita’ dello spazio urbano come luogo di meditazione inattesa. L’insorgere di improvvise occasioni di bellezza gratuita. La riscoperta della dimensione urbana come luogo privilegiato dell’azione artistica, dell’arte come naturale baricentro delle contraddizioni dello spazio sociale. Un contenitore di materia, luce, forma, ossigeno immaginativo. Un campo di azione per interrogarsi sul senso e risvegliare una sensibilita’ consapevole, un territorio di sfida per gli artisti, per imparare a reggere l’urto delle interpretazioni dei cittadini, perché le trovate apparentemente assurde e le scommesse paradossali dell’arte contemporanea sono autentiche bussole per trovare via d’uscita dal caos”.

Io ogni tanto cerco di uscire dal caos del centro di Monza e passare davanti a Mimumo per curiosare ed osservare le nuove opere, trovando sempre nuovi spunti di riflessione…Fino a mercoledi 8 luglio potrete inoltre vedere l’installazione del grande artista monzese Luigi Stradella: Un universo intimo di colore, di forma e di suono.


Monzese doc, curiosa scopritrice della propria città, amante degli eventi particolari, romantica cittadina che adora girare sulla sua bicicletta alla scoperta di cose nuove da condividere.

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